È stata costituita nel 2016 da un ingegnere “sissantino” (come scriverebbe Camilleri nei suoi racconti del Commissario Montalbano) che, nato a Locorotondo (BA), ha studiato a Napoli e lavorato in Italia e all’estero per oltre trent’anni. Nonostante il suo percorso professionale di manager nell’industria metalmeccanica, non ha mai reciso le radici dalla sua terra, coltivando la passione per la campagna e la natura, nella più ampia accezione del termine.
Lo scorso anno, dopo aver acquistato la struttura, ha cercato di mettere a frutto quanto aveva già imparato e sempre praticato nella vecchia proprietà di famiglia, dove si produceva olio extravergine d’oliva, marmellata e confetture di frutta della loro campagna, esclusivamente per il proprio fabbisogno e grazie al coinvolgimento di tutta la famiglia, anche come momento di forte aggregazione e convivialità. Così, con l’aiuto di alcuni amici e della sua Compagna di vita, ha raccolto oltre 1.250 kg di olive ricavando quasi 200 litri di olio purissimo, macinato a pietra e con spremitura a freddo, di colore verde e con grado di acidità di 0,2%. Il suo colore ne ha suggerito il nome: Viridi Aurum.
Successivamente alla raccolta delle olive, conclusasi nella prima decade di dicembre, si è passati alla semina del grano, avendo precedentemente già preparato la terra ad accogliere questo prezioso seme. Per dare luogo ad un progetto che prevede la produzione in proprio di pasta e prodotti da forno, sono stati impiantati tre tipi di semi in tre appezzamenti distinti: grano tenero, grano duro e grano duro Simeto che, per caratteristiche che lo identificano, ha un elevato tenore proteico.
Raggiunta la tipica colorazione biondo oro, che indica il pieno livello di maturazione, viene mietuto per essere poi conservato ed asciugato fino a settembre, per essere pronto ad essere macinato negli antichi mulini a pietra che si trovano ancora nella Valle d’Itria, diventando la migliore farina da utilizzare per la produzione di pane, focacce, taralli e le mitiche orecchiette.
Per concludere, l’azienda Agricola Masseria Battaglini, ad oggi, non ha una storicità da mettere in evidenza perché di giovane costituzione, ma può vantare tanta passione per la terra e la coltivazione biologica, in quanto segue le regole della natura. Per raggiungere i migliori risultati, si avvale dell’esperienza, della cultura e dei consigli di un affermato Agronomo, ed ha avviato la procedura per il riconoscimento della coltivazione biologica coinvolgendo un affermato Ente di certificazione, ICEA, i cui Tecnici hanno già effettuato la prima visita ispettiva conclusa con esito positivo. I tempi tecnici per il riconoscimento del marchio Bio sono 2 anni per il seminativo e 3 anni per l’arboreo.